Carta dei Servizi

Centro diurno “La Specola”

La Carta dei Servizi informa le persone accolte, le quali ne prendono visione, riguardo ai servizi erogati dal Centro Diurno  “La Specola” dell’Associazione Murialdo ora gestito dalla Fondazione Giovanni Pizzuto.

Illustra e presenta la struttura gestita dalla Fondazione (così come conseguita dall’Associazione), la tipologia di utenza, le attività offerte, le modalità di accesso, le persone di riferimento da contattare, gli orari di funzionamento, gli standard garantiti nell’erogazione, i regolamenti e le modalità di reclamo.

Si rivolge in particolare alle persone con disagio psichiatrico e disabilità psico-fisica ed è di supporto anche ad operatori delle istituzioni pubbliche (servizi sociali degli enti locali, addetti ai lavori del settore socio-assistenziale e sanitario).

Per la comunità locale rappresenta uno strumento per far conoscere le modalità di accoglienza solidale.
La Carta dei Servizi, informa circa le modalità di erogazione del servizio ed è documento dove si trovano le indicazioni che sono alla base della relazione accolto-C.L.G, dalle condizioni di fornitura del servizio agli strumenti per interagire.

Presentazione del servizio

L’attività del laboratorio è iniziata nel 1979 come “Ditta di produzione e Centro occupazionale Diurno” in via Raggio di sole n.5. Su suggerimento dell’Ispettorato del lavoro di Padova, viene iscritta alla Camera di commercio come “Ditta Maragno”, perché era intestata a Fr. Valeriano. L’idea era quella di tenere occupate persone che per vari motivi erano usciti dal mondo del lavoro o non vi erano ancora entrati a causa della giovane età. Allora non esistevano modelli a cui riferirsi né tanto meno leggi nazionali e regionali da applicare, per cui si è dovuto richiedere il benestare del ministero del lavoro. Nel 1981 ha assunto la nuova denominazione Ditta “La Specola” che per disposizioni regionali, dal 2002 viene chiamato Centro Lavoro Guidato (C.L.G.) Murialdo. A seguito di una richiesta della Regione Veneto – che ai sensi della legge 266 del volontariato vuole che i servizi c.d. pesanti, o in convenzione, non vengano gestiti da una associazione di volontariato – nasce la Fondazione P. Giovanni Pizzuto, fondata nel 2013. La Fondazione rimane tuttavia legata all’Associazione Murialdo, che nomina il consiglio direttivo, e ne condivide lo spirito e lo stile educativo.

Presentazione del servizio

I principi fondamentali cui si ispira l’operato del Centro Diurno La Specola fanno riferimento alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24/01/1994: “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”:

  • PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA
  • PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ
  • PRINCIPIO DI CONTINUITÀ
  • PRINCIPIO DEL DIRITTO DI SCELTA
  • PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE
  • PRINCIPIO DI EFFICIENZA ED EFFICACIA

Nell’erogazione dei Servizi il C.D. rivolge sempre particolare attenzione alla partecipazione attiva delle persone con disagio psichico e delle loro famiglie, che è ritenuta di fondamentale importanza per la realizzazione positiva dei progetti individuali. Vi è sempre la possibilità per la famiglia o chi rappresenta la persona accolta di scambiare informazioni con gli operatori e contattare gli educatori di riferimento. In qualsiasi momento è possibile richiedere un incontro con i Responsabili di Servizio o con la Direzione.

Il C.D. fa proprie le Linee Guida Ministeriali sulla Salute mentale e il Piano d’azione per la Salute Mentale 2013 – 2020 dell’Organizzazione Mondiale della sanità. Fa parte del Coordinamento Regionale dei Centri Diurni psichiatrici.

Lo stile educativo

Lo stile educativo è legato al carisma di San Leonardo Murialdo volto a favorire negli accolti la possibilità di diventare delle persone capaci di vita autonoma nella società, integrandosi in essa in modo positivo e costruttivo.

All’interno del C.D. si svolge attualmente un lavoro di assemblaggio e confezionamento di vari materiali per conto di terzi, pronti per la vendita. In passato sono state fatte varie esperienze come ad esempio la lavorazione del cuoio e del legno; dal 2005 si è aggiunta, grazie ad un progetto che l’Associazione ha realizzato in stretta collaborazione con i servizi sociali e che poi continuato in maniera autonoma, la lavorazione, riparazione e vendita di biciclette nuove e usate.

Il Centro è frequentato da una ventina di persone, gestiti da operatori ed educatori. Il laboratorio è aperto per 11 mesi l’anno per 5 giorni la settimana con orario giornaliero: ore 8.30-12.30 e 13.30-17.30.

Nella Convenzione in corso con l’ULSS 6 Euganea di Padova si è così definita l’utenza: disabili psichici e fisici, maschi e femmine, con difficoltà di inserimento lavorativo e sociale. Alle persone che frequentano il laboratorio a tempo pieno viene erogato un gettone di presenza con validità “terapeutica”: un incentivo alla frequenza, legato ai giorni di effettiva presenza. Il servizio è garantito mediante la presenza di educatori, operatori e volontari un ambiente in cui confrontarsi con regole e tempi del mondo del lavoro al fine di potenziare eventuali risorse finalizzando l’intervento ad una integrazione lavorativa anche attraverso stage e tirocini esterni, in collaborazione con Enti del territorio.

Il servizio è nato per rispondere alla necessità di tenere occupati, in modo costruttivo, le persone accolte che per vari motivi non frequentavano la scuola o non avevano una occupazione lavorativa costante, con il passare del tempo è diventato una realtà importante anche nel territorio per il valore educativo e l’importanza sociale che ha raggiunto: oggi, su proposta del Comune e dell’ULSS di Padova, accoglie anche persone esterne, con disagi fisici e psichici non gravi, per alleviare le gravi difficoltà di gestione delle famiglie o nell’attesa che raggiungano uno stile di vita il più vicino possibile ad una normale autonomia

La maggior parte delle persone che frequentano il centro hanno bisogno di essere organizzate nel lavoro, in un ambiente che sappia essere sia lavorativo che, allo stesso tempo, educativo, al fine di sviluppare le capacità e potenzialità individuali, mantenendo uno stato di equilibrio. Non si scarta chi rende poco anche se non tutti frequentano a tempo pieno e alcuni solo part-time, perché ogni persona, per quanto problematico, aspira ad un legame stretto con il mondo reale dove può esprimere le proprie capacità e potenzialità.

Il lavoro svolto è impegnativo, serio e richiede precisione, in quanto risponde alle leggi di produzione di mercato, cioè l’assemblaggio e la confezione devono essere fatti a regola d’arte con le scadenze indicate dall’Azienda che fornisce il materiale.

In questi anni sono passate molte persone; per la maggior parte di essi è stata rampa di lancio per il mondo del lavoro. Alcuni dopo un certo periodo o dopo qualche anno si sono sistemati in una ditta che ha potuto dargli un riscontro economico regolare. Altri, dopo esperienze personali di sofferenza, tornano in laboratorio per un certo periodo in attesa che le cose migliorino, altri ancora frequentano e nello stesso tempo si adoperano nel cercare un lavoro.

Durante tutto il periodo dell’anno vengono affiancati, alle persone accolte, volontari, molte volte studenti, che si offrono a dare un aiuto.

Le persone inserite nel Centro Diurno non hanno alcun rapporto lavorativo con la struttura ospitante, pur essendo l’ambiente quello di una Ditta profit che si occupa di mansioni come quelle sopra descritte. Alla presenza di tecnici addetti a sovraintendere alla lavorazione e di educatori professionali, i giovani e gli adulti impegnati pur con il carico dei propri disagi di varia natura, non solo occupano in maniera più fruttuosa il loro tempo, ma sperimentano, in un ambiente protetto e non privo di rapporti umani, una attività lavorativa concreta.

Tre sono i criteri che hanno da sempre caratterizzato questo stile:

  • Seguire tutte le persone accolte in modo diretto e personale.
  • Preoccuparsi del numero ma soprattutto della qualità di educatori disposti a dedicarsi per molto tempo a questa educazione individuale.
  • Offrire strutture adeguate alla situazione personale di ogni singola persona per accompagnarla nell’evoluzione verso l’autonomia e nelle prime esperienze di inserimento sociale.

La preoccupazione sul piano operativo è di:

  • Offrire un ambiente munito delle sole regole indispensabili ad una convivenza civile, favorendo quindi una accettazione spontanea delle più elementari norme del vivere comunitario. Fare in modo che la casa resti la casa, cioè l’ambiente delle relazioni primarie.

 

  • Favorire un rapporto interpersonale tra educatore e affidato che permetta il sorgere di un intenso legame tale da facilitare nell’affidato un processo di identificazione con l’educatore stesso.

Assicurare accoglienza senza preconcetti sociali, culturali, religiosi, ideologici, politici, etnici e razziali, garantendo a ciascuno la permanenza pur senza scadenze, fino al raggiungimento di un grado di autonomia adeguata alle capacità potenziali di ciascuno.

Possono essere inseriti nei Centri Diurni persone con disabilità sociali, relazionali e lavorative conseguenti o correlate alla malattia mentale, segnalati dai Servizi Sociali del territorio.

Gli utenti possono essere inseriti nei Centri Diurni con una delle seguenti modalità:

• per invio dai Centri di Salute Mentale dell’ULSS;

• per invio da parte dei Servizi Sociali Comunali;

• per invio da parte di altre strutture socio-sanitarie

Orientamento Psicologico

Attività Riabilitative di tipo Cognitivo – Comportamentale

L’approccio comportamentale

Gli interventi comportamentali si prefiggono di rafforzare comportamenti positivi (ad esempio l’incremento delle abilità sociali e delle abilità di cura personale), contrastando o limitando le reazioni ed i comportamenti negativi e disadattativi (ad esempio l’aggressività, il vagabondaggio). L’approccio comportamentale poggia sui principi del condizionamento classico operante come il rinforzo e l’estinzione e prevede l’identificazione degli antecedenti di un comportamento disfunzionale cercando di modificarli, al fine di ottenere una reazione positiva o un comportamento corretto. Questa modalità di approccio può essere applicata anche nei pazienti che presentano deficit cognitivi gravi.

Si punta all’apprendimento di comportamenti che riattivino capacità residue con particolare attenzione alla puntualità, alla frequenza, all’adesione al compito assegnato, alla relazione con operatori e altri utenti.

Per la puntualità abbiamo attivato un servizio marcatempo assegnando ad ogni utente un cartellino magnetico. All’arrivo gli utenti sono istruiti a marcare il cartellino e mensilmente viene loro restituito quanto fatto e/o migliorato nel tempo.

Anche sulla frequenza si opera attraverso incentivi “premianti” come il gettone economico.

L’attività proposta è quanto di più simile ad un vero lavoro, pur nella semplicità dell’esecuzione prevalentemente “assemblativa”. Attraverso un operatore tecnico se ne seguono le varie fasi per un immediato riscontro sulla qualità dell’esecuzione. Il prodotto finito rientra in un ciclo commerciale e si opera per tanto anche in questo caso un rinforzo immediato sull’attività stessa (operata sovente anche attraverso la soddisfazione della ditta commissionante).

L’ambiente è facilitante sia nell’esecuzione del compito che nello stimolare la relazione: si lavora in catena, uno affianco all’altro con alte possibilità di interazione compreso il periodo delle pause nelle quali si consuma insieme un caffè e una merenda.

Approccio di Rimotivazione

Tale approccio è una tecnica cognitivo-comportamentale il cui scopo consiste nella rivitalizzazione degli interessi per gli stimoli ambientali, nello stimolare gli utenti a relazionarsi con gli altri ed a affrontare e discutere problemi contingenti della realtà circostante (il ciclo produttivo, il compito assegnato ecc). È particolarmente indicata in pazienti demotivati o con sintomi depressivi non gravi e deficit cognitivo lieve in grado di eseguire dei compiti finalizzati. La rimotivazione trova spazio anche nella terapia dei disturbi dell’umore, indipendentemente dalla presenza di deficit cognitivi. Può essere applicata individualmente oppure in piccoli gruppi.

Gli obiettivi della rimotivazione sono quindi: migliorare il livello di interazione con gli altri e la socializzazione, nonché incrementare il livello di autostima.

L’educatore in questo tipo di approccio cognitivo-comportamentale svolge preventivamente un’analisi approfondita degli aspetti caratteriali della persona, dei suoi interessi, e abitudini, supportato dall’equipe psico – medico – sociale della Fondazione in periodici incontri di supervisione e conoscenza dell’utente.

Le finalità complessive del Centro Diurno sono:

controllare/contenere il processo di deterioramento cognitivo ed i disturbi del comportamento;
mantenere il più a lungo possibile le capacità funzionali e socio relazionali;
Il centro diurno dispone di prassi concordate in merito al:
• servizio di accoglienza
• attività occupazionale
• attività di stimolazione/riattivazione cognitiva
• socializzazione, attività ricreative, ludiche, culturali, religiose

Interventi educativi e riabilitativi

Gli interventi educativi e riabilitativi vengono realizzati mediante l’attivazione di attività riabilitative, socializzanti, occupazionali e pre-lavorative, svolte in situazione protetta.

Le attività programmate per attuare i progetti individuali sono classificabili in:

Attività evidence based

• gruppo Problem Solving

• gruppo Social Skill Training per abilità sociali

• gruppo Social Skill Training per abilità lavorative

• attività di Rimedio-Training Cognitivo – individuale o di gruppo

Attività di tipo strumentale, pratico-manuali

• attività di assemblaggio

• attività di cura e piccole manutenzioni ‘meccanica semplificata’

• attività di cura e riordino degli ambienti

• attività di pulizie

• attività comunitarie

Attività socializzanti e culturali

• attività per la cittadinanza attiva

• supporto ideativo e pratico ad eventi

Attività a valenza terapeutica, con conduzione dello psicologo psicoterapeuta

• gruppo verbale con orientamento al lavoro

Sono previste delle riunioni con tutti gli utenti e gli operatori, in cui vengono trattati argomenti – preferibilmente proposti dagli utenti – inerenti il significato del percorso, le attività quotidiane, le dinamiche legate alla convivenza al Centro, la soddisfazione degli utenti, prendendo in considerazione esigenze, impegni, proposte e richieste di ciascuno inerenti la ‘vita comunitaria’ e il percorso personale.

Inoltre, sono previsti colloqui periodici individuali per il monitoraggio e la eventuale rivalutazione del progetto, la rilevazione di bisogni, la condivisione degli obiettivi.

Ciascun utente partecipa alle attività secondo un personale programma definito sulla base degli obiettivi da raggiungere tenuto conto delle caratteristiche e inclinazioni personali e delle abilità presenti al momento dell’ingresso.

È garantita a ciascun utente e ai familiari la possibilità di presentare propri pareri rispetto l’organizzazione del servizio attraverso la comunicazione diretta con il Responsabile del servizio o con gli educatori.

Obiettivi dell’inserimento in Centro Diurno

Obiettivi a breve termine

Verifica del rispetto della puntualità, frequenza, rispetto delle regole concordate, dei tempi di attività e di pausa.

Strumenti: Osservazione degli operatori, uso corretto del cartellino marcatempo, verifiche in itinere

Obiettivi a medio termine

Verifica della capacità lavorative residue. Verifica della continuità dell’impegno nelle attività

Strumenti: Scheda VOC integrata, colloqui, verifiche con il Servizio Sociale inviante

Obiettivi a lungo termine

Programmazione del lavoro

(capacità di organizzarsi rispetto a un compito individuando tempi, azioni e risorse da utilizzare)

Autonomia

(capacità di svolgere autonomamente le attività affidate)

Controllo del risultato

Controllo produzione

(riguarda non solo il singolo prodotto ma anche l’intera lavorazione e attività)

Sul lungo termine si lavorerà inoltre per sviluppare:

In ambito relazionale

  • acquisizione di abilità comunicative e relazionali

  • acquisizione di capacità di adattabilità e mediazione

  • acquisizione di una propria visione realistica proiettata al futuro

In ambito lavorativo

  • Sviluppo di autonomie lavorative

  • apprendimento di specifiche competenze utilizzabili in ambito lavorativo

  • rinforzo di motivazione e interesse al lavoro

  • rinforzo delle capacità di assunzione del ruolo di lavoratore

  • rinforzo dell’identità personale attraverso attività lavorative

  • acquisizione di una consapevolezza realistica delle proprie abilità

Il Centro Diurno è rivolto a persone che presentano bisogni legati al mantenimento, al sostegno o allo sviluppo di autonomie personali e relazionali, prima di intraprendere un percorso pre-lavorativo.

Il lavoro svolto dagli utenti al suo interno mira così al mantenimento di una dimensione relazionale e comunicativa, anche di gruppo; al sostegno e rinforzo delle modalità espressive e comunicative individuali; al contenimento dei sintomi maggiormente invalidanti o disturbanti; al sostegno delle autonomie personali

Nell’ambito del potenziamento della abilità in campo lavorativo mira al consolidamento della motivazione ad intraprendere un percorso riabilitativo-lavorativo; all’acquisizione di competenze pratiche negli specifici ambiti operativi; riconoscimento di ruoli e figure diversi; al sostegno delle autonomie sociali.

Il bisogno a cui risponde il Centro Diurno

Il Centro Diurno è rivolto a persone con disabilità sociali, relazionali e lavorative conseguenti o correlate alla malattia mentale con patologie psichiatriche medio/gravi, che necessitano di un percorso riabilitativo flessibile finalizzato a contrastare l’isolamento sociale.

Il Centro Diurno, attraverso le attività proposte, favorisce negli utenti il mantenimento e/o lo sviluppo dell’autonomia personale, delle relazioni interpersonali, sociali, culturali e lavorative, in rapporto alle rispettive potenzialità ed attitudini individuali. Contribuisce altresì a far progredire una cultura di promozione dei diritti delle persone con disabilità psichiatrica mettendo in atto, in sinergia con tutte le agenzie territoriali, azioni volte a contrastare lo stigma nei confronti di chi ha un disturbo mentale e a sviluppare percorsi di salute mentale sostenibili e soddisfacenti.

 

Principali tipi di attività

All’interno del Centro gli utenti intraprendono un percorso riabilitativo attraverso attività di gruppo e individuali, che mirano allo sviluppo di abilità deficitarie allo scopo di riappropriarsi di un ruolo sociale valido.

Per ogni persona inserita viene predisposto un Progetto Individuale, curato dagli operatori del Centro con la supervisione dell’equipe psico – medico – sociale della Fondazione Pizzuto e del coordinatore e condiviso con la persona e i suoi familiari (dove presenti e coinvolti). Il progetto è realizzato a partire dall’analisi delle abilità personali e pone obiettivi a breve e medio termine.

Tutte le attività partono dal presupposto di far sperimentare successi agli utenti e pertanto sono previste facilitazioni, supporti, scomposizione in parti componenti, interventi di connessione emotiva, utilizzo di principi riabilitativi quali la permissività e la gradualità. Proprio in quest’ottica sono strutturate le attività di gruppo per l’acquisizione di competenze sociali.

Attività strumentali

Assemblaggio di vario materiale dal semplice al complesso e specializzato, reception e accoglienza clienti, piccole commissioni, attività sociali

Attività di gruppo e sviluppo della socialità

Attività necessarie per assumere e mantenere ruoli validi (es. studente, lavoratore, amico, partner, genitore…) e raggiungere obiettivi inerenti la propria autonomia e soddisfazione (social skills e problem solving training)

Educare per il benessere e la cura del sé

Interventi mirati al raggiungimento della salute fisica e psichica, attraverso l’apprendimento di nozioni relative allo stile di vita e alla cura de sé

Di allenamento cognitivo

tecniche di rimedio cognitivo (compensatorio o riparativo) per migliorare le abilità necessarie per un efficace funzionamento di ruolo sociale o lavorativo (attenzione, concentrazione, memoria, capacità di selezionare stimoli, problem solving e pianificazione)

Per l’inclusione sociale e lavorativa

in collaborazione con il S.I.L. (Servizio di Integrazione Lavorativa dell’ULSS) o con altri partner sul territorio.

Il Centro Diurno La Specola realizza programmi riabilitativi, educativi, occupazionali orientati all’inclusione sociale, privilegiando l’aspetto dell’esercizio di un ruolo socialmente riconosciuto.

Promuove costantemente nella comunità locale una cultura di accoglienza e integrazione attraverso la programmazione di iniziative diversificate. Amplia e rinforza le opportunità di partecipazione attiva alla vita di comunità per persone che non hanno nel proprio progetto di vita un obiettivo lavorativo.

Per attuare gli obiettivi generali del Servizio viene elaborata annualmente una programmazione delle attività, in cui gli obiettivi generali sono articolati in obiettivi specifici programmandone l’attuazione. La definizione degli obiettivi specifici deriva anche dalle linee di miglioramento definite dal Piano della Qualità, dalla valutazione degli esiti del lavoro dell’anno precedente, dalla valutazione dei bisogni rilevati.

Gli obiettivi generali risultano così definiti:

• mantenere e sviluppare l’autonomia personale e sociale anche attraverso l’acquisizione di abilità occupazionali;

• valorizzare e sostenere le peculiarità e le caratteristiche individuali indirizzandole in

specifiche attività;

• potenziare i canali comunicativi e le forme di relazione attraverso attività mirate;

• potenziare la rete delle risorse a disposizione per la realizzazione di percorsi riabilitativi di soggetti con problematiche psichiatriche;

• promuovere percorsi di Recovery finalizzati ad una progressiva ripresa di una vita attiva nella gestione del proprio tempo, dell’esercizio della cittadinanza attiva, delle relazioni interpersonali e sociali con l’ambiente e all’utilizzo delle risorse del territorio;

• programmare attività finalizzate allo sviluppo di strategie di coping mirate a mantenere lo stato di salute e concorrere alla riduzione del ricorso all’istituzionalizzazione e ai ricoveri;

• attivare percorsi finalizzati alla promozione della continuità socio-riabilitativa dei progetti individualizzati nell’ambito del territorio di residenza;

I percorsi sono soggetti a monitoraggio e verifiche periodiche in collaborazione con lo stesso Servizio inviante.

 

La giornata tipo

 

8.30 Apertura del centro
9.00 Inizio delle attività e dei laboratori
10.30 – 10.45 Pausa
10.45 – 12.30 Ripresa delle attività e dei laboratori
12.30 – 13.30 Pausa pranzo – chiusura temporanea del CD
13.30 Ripresa delle attività e dei laboratori
15.00-15.15 Pausa
15.15 Ripresa delle attività e dei laboratori
17.30 Fine delle attività e chiusura del Centro Diurno.

Referenti del servizio

Presidente: Alessandro Pizzati
Direttore: Emilio Noaro
Equipe: Zulpo Giuseppina (Psichiatra), Oliva Beatrice (Psicologa e psicoterapeuta)

Responsabile: Gianluca Brambilla 049 607666 – 333 7680147
Da contattare per: Inserimenti/dimissioni; Problematiche educative; Problematiche relazionali con il personale addetto; Relazioni con equipe educativa territoriale; reclami ed esigenze specifiche
Mail: accoglienza@casamurialdo.it

Operatore responsabile di Servizio:Gilberto Capuzzo 049 773857
Da contattare per: Comunicazioni assenze/presenze; Comunicazioni relative ai trasporti; Attività occupazionali

Amministrazione: Forin Alessandro 049 609766 – Fax 049 8648337
Da contattare per: Contabilità e Controllo di gestione; Gestione risorse umane; Gestione e manutenzione mezzi e strutture

Educatore:  049 773857
Da contattare per: Presenza in laboratorio; Gestione delle attività; Supporto educativo

Modalità di valutazione del Servizio

Procedure

Gli utenti del C.D. possono esprimere la propria valutazione del servizio erogato attraverso le seguenti modalità:

Colloqui periodici con il Coordinatore Educativo: tali colloqui, proposti per condividere il progetto educativo/riabilitativo, sono l’occasione per confrontarsi in via diretta con il referente del C.D. in materia di riabilitazione ed educazione;

In forma scritta: via fax (n.049.8643050 alla c.a. di Gianluca Brambilla) ponendo con chiarezza il quesito e indicando i propri riferimenti per poter essere contattati;

o Via telefono: al n. 049.609766 (riferimento: Gianluca Brambilla), negli orari di funzionamento del servizio.

Tempi di risposta

La Fondazione Pizzuto assicura tempi di risposta a quesiti specifici garantiti entro il termine di 10 gg lavorativi a partire dalla data di arrivo della domanda, presentata attraverso una delle modalità sopra esposte. I quesiti potranno riguardare esclusivamente le caratteristiche del servizio esposte nella presente “Carta dei Servizi”.

Totale persone accolte in Area Accoglienza Semi Residenziale:

 

25 persone per complessivi 5.062 giorni di presenza nel corso dell’anno

Il Centro Diurno è stato aperto per 140 giorni in presenza nel corso del 2020.

Il Centro Diurno è stato aperto con modalità “smart” dettate dall’emergenza sanitaria per 92 giorni nel periodo tra marzo e luglio del 2020.

Guardando più da vicino le 25 persone accolte in questa area:

Donne

Uomini

Totale

presi in carico

Classe d’età

19-24 25-34 35-44 45-64 oltre 65
3 (12%) 7 (28%) 15 (60%)

Variazione delle accoglienze

Nuove accoglienze 2
Dimissioni 6
Accolti prima del 01.01.2020 e dopo il 31.12.2020 19

L’alto numero di dimissioni è dovuto all’emergenza sanitaria ancora in corso che ci ha costretto a costituire due cluster rigidi composti da non più di 10 persone contemporaneamente.

Sistema di Governance della Fondazione

L’Assemblea dei soci elegge il Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo elegge il Presidente al suo interno ed è composto dal Presidente e da almeno 3 componenti, comunque sempre in numero dispari. Il Consiglio Direttivo nomina i componenti del Consiglio di Amministrazione all’interno dei soci dell’Assemblea. Il Consiglio Direttivo ed il Consiglio di Amministrazione potranno, di volta in volta, allargare la partecipazione alla presenza della direzione e/o di responsabili di area nonché di responsabili di funzione.

Il presidente ha la rappresentanza legale dell’organizzazione e svolge funzioni dettate dalle leggi vigenti, presiede l’Assemblea dei soci, il Consiglio Direttivo ed il Consiglio di Amministrazione. Il ruolo del direttore comporta il coordinamento del gruppo di persone che compongono le varie aree, comporta l’assunzione di decisioni di pianificazione e di gestione per garantire i risultati in linea con gli scopi dell’organizzazione e in grado di soddisfare i diversi portatori di interesse. Il responsabile di area dirige e coordina una o più strutture in modo da garantire l’efficienza organizzativa e l’efficacia dei servizi e degli interventi; sovrintende l’organizzazione del lavoro verificando l’adeguatezza delle attività agli standard operativi.

Il responsabile di funzione ha compiti specifici e trasversali di responsabilità e può essere interno all’organizzazione (ad esempio per la stesura del bilancio sociale, etc.) o esterno (ad esempio sicurezza, privacy, etc.).

Contatti

 

Ragione sociale

FONDAZIONE p. GIOVANNI PIZZUTO ONLUS

Sede legale/indirizzo

Via Ca’ Magno, 11 – 35133 Padova

Tel.

049/609766

Fax

049/8643050

e-mail

accoglienza@casamurialdo.it

PEC

fondazionepizzuto@pec.it

Sito

www.casamurialdo.it

SEDE OPERATIVA C.D. LA SPECOLA

Indirizzo

Via Puchetti, 9 – 35129

Tel.

049/773857

e-mail

accoglienza@casamuraildo

Prima redazione

2016

Revisione

8

Gennaio 2021

Approvazione

Consiglio di Amministrazione e Direttore della Fondazione